10° Stazione – Gesù è spogliato delle vesti

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10° Stazione - Gesù è spogliato delle vesti
10° Stazione – Gesù è spogliato delle vesti

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V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

<<Giunti a un luogo detto Golgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte>> (Mt. 27, 33-35).

Gesù non vuole accettare la bevanda inebriante che Gli offrono gli esecutori della condanna. Vuole conservare per sè la piena – anche umanamente piena- misura della sofferenza. Non vuole diminuire in nessun modo la tortura della crocifissione.

La crocifissione deve abbracciare tutto il suo Corpo. Deve permeare tutto l’organismo. Portarlo alla estrema prostrazione ed annientamento.

Questo Corpo, del quale dice il Salmista: <<Tu non hai voluto nè sacrificio nè offerta, un corpo invece mi hai preparato… Ecco io vengo… per fare, o Dio, la tua volontà>> (Eb. 10, 5. 7; cfr. Sal. 40 [39], 7-9).

Questo Corpo, sul Golgota, è stato spogliato delle vesti. Si sono riaperte le ferite inflitte dalla flagellazione. Sul capo la corona di spine. In questo Corpo si adempirà  il destino dell’Agnello pasquale. Questo Corpo si immolerà nella passione come Sacrificio, fino alla completa spoglianzione di sè.

Il sacrificio della Nuova ed Eterna Alleanza. Il Corpo, dato per i peccati del mondo. Il Corpo, nel quale deve trasformarsi l’<<uomo vecchio>> e prepararsi a diventare uomo nuovo. Il Corpo, che deve rimanere come Sacramento, come Nutrimento, come Eucaristia.

Preghiamo.
O Signore,
per il tuo Corpo martoriato,
permettici di accettare come verità
il fatto che i nostri corpi
sono tempio dello Spirito Santo,
che abita in noi (cfr. 1 Cor. 6, 19 s.).
Permettici di vivere di questa verità!

Tutti:
Pater noster, qui es in caelis; sanctificetur nomen tuum; adveniat regnum tuum; fiat voluntas tua, sicut in caelo, et in terra. Panem nostrum cotidianum da nobis hodie; et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris; et ne nos inducas in tentationem; sed libera nos a malo.

Fac ut ardeat cor meum
in amando Christum Deum,
ut sibi complaceam.

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