Per una cultura della pace

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O Signore e Dio di ogni cosa, tu hai voluto che tutti i tuoi figli, uniti dallo Spirito, vivessero e crescessero insieme in reciproca accettazione, in armonia e in pace. 

Abbiamo il cuore colmo di afflizione, perché il nostro umano egoismo e la nostra cupidigia hanno impedito che il nostro tempo fosse realizzato il disegno. Noi riconosciamo che la Pace è un dono che proviene da te.

Sappiamo anche che la nostra collaborazione in qualità di tuoi strumenti richiede che amministriamo con saggezza le risorse della terra per il reale progresso di tutti i popoli. Essa esige un rispetto e una venerazione profondi per la vita, una viva considerazione della dignità umana e della sacralità della dignità umana e della sacralità della coscienza di ogni persona, e una costante lotta contro tutte le forme di discriminazione, di diritto e di fatto.

Noi ci impegniamo, assieme a tutti i nostri fratelli e sorelle, a sviluppare una più profonda consapevolezza della tua presenza e della tua azione nella storia, ad una più efficace pratica di verità e di responsabilità, alla incessante ricerca di libertà da tutte le forme di oppressione, alla fratellanza attraverso ogni barriera, e alla giustizia e alla pienezza di vita per tutti.

Mettici in grado, o Signore, di vivere e di crescere in attiva cooperazione con te e gli uni con gli altri nel comune intento di costruire una cultura senza violenza, una comunità mondiale che affidi la sua sicurezza non alla costruzione di armi sempre più distruttive, ma alla fiducia reciproca e al sollecito operare per un futuro migliore per tutti i tuoi figli, in una civiltà mondiale fatta di amore, verità e pace.

(Oss. Romano, 2 febbraio 1986)

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