1° Stazione – Gesù è condannato a morte

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1° Stazione - Gesù è condannato a morte
1° Stazione – Gesù è condannato a morte

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V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Ponzio Pilato – governatore romano – esita ad emettere la condanna a morte per Gesù di Nazaret. non lo convincono le imputazioni, che gli accusatori presentano contro di lui. Lo condanna dunque alla flagellazione, per poi rilasciarLo. Flagellato, con una corona di spine, Lo mostra alla folla riunita.
Dice: <<Ecco l’uomo>> (Gv. 19, 5).
Tuttavia non trova compassione. Gli risponde l’insistente grido della folla: <<Crocifiggilo! Crocifiggilo!>>.

Pilato cede.
Certamente non sa che sulle rive del Giordano Giovanni Battista, vedendo Gesù, aveva annunciato al popolo: <<Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo (Gv. 1, 29)>>.

L’umanamente ingiusta sentenza di Pilato – la sentenza di un uomo – si inscrive nel mistero del sacrificio dell’Agnello di Dio. Per mezzo dell’ingiustizia dell’uomo opera l’Eterno Amore. <<Dio… ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito… >> (Gv. 3, 16) perchè fosse condannato da Pilato alla morte in croce: per la redenzione del mondo.

Preghiamo.
Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
fa’ che noi non Ti condanniamo nuovamente a morte
con i nostri peccati!
Che dalla tua morte
attingiamo la vita!

Tutti:
Pater noster, qui es in caelis; sanctificetur nomen tuum; adveniat regnum tuum; fiat voluntas tua, sicut in caelo, et in terra. Panem nostrum cotidianum da nobis hodie; et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris; et ne nos inducas in tentationem; sed libera nos a malo.

Stabat mater dolorosa
iuxta crucem lacrimosa,
dum pendebat Filius.

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